giovedì 18 settembre 2008

Coco Chanel. La moda passa, lo stile resta.

Premessa: Ho sempre ammirato moltissimo questa donna coraggiosa, nata da una famiglia modesta, che iniziò la sua carriera disegnando cappellini per se stessa. Amo il disegno dei suoi abiti raffinati e i suoi profumi (il n. 5, reso famoso anche da Marilyn Monroe che lo usava come "pigiama", è stato il mio preferito per anni)

Ho visto in tv, tra le anticipazioni delle fiction autunnali della RAI, che ce ne sarà una a ritmo di tango, sulla vita della grande stilista francese. Ovviamente sono stata subito attratta dalla musica, e sono andata a cercare sul web, ho solo scoperto che sarà dopo il 15 novembre... però bocche cucite, anche sul sito RAI c'è ancora poco o niente a riguardo.
Ma non è finita, a quanto pare tutti la vogliono, in francia è in fase di produzione il film sulla sua vita, Coco sarà interpretata dalla splendida Audrey Tautou (la mia adorata Amelié) E nel frattempo, così per gradire, myLifetime.com manda in onda una miniserie in due puntate in cui la grande Coco ha il volto di Shirley MacLaine (bho, a me non piace molto.... mi sembra tutto fuorché raffinata come la vera Coco).
Tutti ormai sappiamo che il tango "argentino" divenne famoso in tutte le classi sociali, insomma gli fu riconosciuto il suo valore, solo dopo essere stato esportato a Parigi, e l'epoca era proprio quella in cui visse Coco, i primi del Novecento.

Dopo diverse esperienze e sperimentazioni, la sensualità del tango, il sapore del proibito e la passione che risvegliava questo ballo, hanno definitivamente catturato i francesi. A loro si deve il merito di aver trasformato questo ballo in una moda di costume, ripulendolo dalle connotazioni sociali e scandalose che aveva in patria e togliendogli di dosso quella clandestinità che lo aveva fino ad allora confinato nei luoghi più sordidi, in cui per altro era veramente nato. I francesi si sono impadroniti di questa forma di espressione culturale che veniva da lontano, non attribuendole alcuna implicazione sociale negativa. Lo hanno abbellito e rivisitato, riconsegnandolo al mondo e alla sua stessa patria in altra veste, come un vero e solo fatto estetico.
(Luis Castro e Claudia Mendoza, Tango Argentino. Il ballo e la sua struttura)

Anche nella musica... sono molti i tanghi con riferimenti a questo, uno dei più famosi forse è Canaro en Paris, lo hanno interpretato più o meno tutti gli autori più famosi (Canaro stesso, anche con il Quinteto Pirincho, Pugliese, D'Arienzo, Bertero, e anche i ValeTango), ma Canaro, per confonderci ha fatto anche un tango che si chiama semplicemente "Paris".... eccolo qui in una registrazione del 1927 :-)


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5 commenti:

Stefania ha detto...

Lulita tesoro, ma sai che anch'io stamattina sono stata attratta dallo stesso spot?? ero nell'altra stanza e il tango che suonava in sottofondo mi ha richiamata di là...
chissà com'è oggi il tango a Parigi....? cosa si prova a ballare sulle rive della Senna...?
vabbè, sono appena tornata dalla tua Padania in vena romantica...

LuLaMiAo ha detto...

mia cara organizziamo gita a Paris? :-)

Scarlett ha detto...

Lulita cara, io uso il profumo "Coco, mademoiselle". Insostituibile. E vogliamo parlare degli accessori??

Donne come Coco o Audrey Hepburn rappresentano la quintessenza della femminilità e dell'eleganza, da cui tutte noi dovremmo cercare di imparare qualcosa...

Stefania ha detto...

ma di Coco si può dire che era una "fimminazza"!!??? :-))

LuLaMiAo ha detto...

Coco lo era senza dubbio una femminèss
:-)